Cetara

Pubblicato da claudio il

Cetara, antico e caratteristico centro di marina e pescatori, sorge allo sbocco di un profondo vallone. All’estremità est del paese è riconoscibile la caratteristica e quadrangolare Torre Normanna sulla quale poggia una casa a 2 piani.
Nell’abitato si distingue la cupola verde della chiesa con un piccolo campanile.

Il nome Cetara (forse dal latino “cetaria”, tonnara) è un centro balneare con 2 spiagge sabbiose e belle scogliere. Sul finire del primo Millennio fu adoperata dai Saraceni, che nella vicina cala fuenti tenevano le galee per le loro scorrerie. Nel 1551 il turco Sinan Pascià la occupò facendo 300 schiavi e trucidando quanti non vollero imbarcarsi, determinando la decadenza della città.

Questo paesino dalla pittoresca architettura bianca, con la sua spiaggia raccolta, è uno dei gioielli della Costiera. Tra l’edilizia spontanea fatta di casette cubiche, spicca la chiesa di San Pietro con la cupola maiolicata e il campanile duecentesco a bifore.

Da secoli è un centro specializzato per la pesca del tonno, effettuata a bordo di grosse imbarcazioni chiamate tonnare.
Con gli anni è però cambiata anche la tecnica: il pesce non lo si aspetta più a terra, ma le moderne imbarcazioni vanno a cercare i branchi di tonni nel Tirreno, nel mar Adriatico e nel Mediterraneo meridionale.

Il massimo della grandezza flotta cetarese si raggiunse all’inizio degli anni ’80 quando si arrivò al record di ben 22 pescherecci.
Oggigiorno la flotta cetarese insieme a quella salernitana è seconda solo alle navi giapponesi per tonnellaggio e per quantità di pesce pescato.