Olio extravergine di olive Colline Salernitane DOP

Pubblicato da giancarlo il

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA COLLINE SALERNITANE DOP

Con regolamento CEE 1065/97, G.U.C.E. del 13.06.97 n.156 è stata registrata la Denominazione di Origine Protetta relativa all’olio extravergine di oliva “Colline Salernitane”. Con tale provvedimento viene ufficialmente riconosciuto, anche a livello comunitario, ciò che è risaputo da gran parte dei produttori dell’area interessata; che la zona è fortemente vocata alla coltivazione dell’olivo, che gli oli prodotti presentano caratteristiche di spiccata qualità e tipicità, che il patrimonio varietale è particolarmente ricco e originale, che operano strutture di produzione e di trasformazione condotte con elevata professionalità e competenza, che gli olivicoltori sanno come portare in frantoio olive sane e raccolte al momento giusto. L’areale di produzione e di lavorazione comprende 82 comuni dell’area centro settentrionale della provincia di Salerno, inclusi in un vasto territorio che va dalla Costiera Amalfitana fino alla Valle del Calore, attraversando i Monti Picentini, gli Alburni, l’Alto e Medio Sele, le colline del Tanagro e parte del Vallo di Diano. Si tratta dell’area più intensamente olivetata di tutta la Campania: qui, più che altrove, si può misurare l’evoluzione che sta vivendo il comparto. La tradizione e l’innovazione coesistino: accanto ad aziende tradizionali, ve ne sono altre che hanno adottato le più moderne tecnologie, dove le olive sono raccolte con speciali macchine e le piante sono potate meccanicamente, abbassando i costi di produzione, ma mantenendo inalterati i sapori e profumi antichi. E’ un esempio positivo di come la tecnologia possa esaltare la qualità di un prodotto valorizzandone le potenzialità. Il legame con il passato è garantito da un patrimonio varietale originale che si ritrova nella DOP Colline Salernitane ottenuta, per almeno il 65% da Rotondella, oliva molto delicata, esigente, che va curata per tutto l’anno, ma che ripaga queste attenzioni con olio di qualità superiore, da Carpellese o Nostrale, detta anche “Olivo a Grappolo” o “Ciocca”, o “Pendente” per il caratteristico portamento pendulo dell’albero, è nota per la buona resa e per l’eccellente qualità dell’olio che ne deriva, e da Frantoio. Concorrono alla produzione di quest’olio DOP, in misura non superiore al 35%, la Ogliarola e la Leccino. Ovviamente questi risultati qualitativi possono essere mantenuti solo se i produttori si atterrano scrupolosamente a quanto viene stabilito dal disciplinare di produzione. Le olive, infatti, devono essere raccolte a mano o con l’ausilio di mezzi meccanici, entro e non oltre il 31 dicembre e devono essere molite entro il secondo giorno della raccolta. Le operazioni di molitura devono avvenire nell’ambito della zona di produzione delle olive, in frantoi iscritti nello schedario regionale, affinchè sia rintracciabile il percorso dell’intera fliera. Il risultato finale è un prodotto di grande qualità, che si riconosce per il colore verde limpido, talvolta velato, con riflessi giallo paglierino. Il profumo è intenso, con sentori fruttati e note di foglia verde, erba, carciofo e mandorla amara. Il sapore è deciso e persistente, gradevolmente amaro e piccante, corposo e strutturato. Per questo l’Olio Extravergine di Oliva DOP Colline Salernitane è il condimento ideale di piatti sostanziosi come le zuppe di legumi, i primi piatti caserecci, ma anche le grigliate di pesce. In etichetta è indicato l’anno di produzione delle olive da cui l’olio è stato ottenuto.

Testo tratto da “Itineraria Picta” – Percorsi e Itinerari tra storia e natura
della Comunità Montana “Zona Monti Picentini”
da “Campania è Olio”
Pubblicazione della Regione Campania (SeSIRCA)
in collaborazione con l’Ente Regionale Sviluppo Agricolo in Campania e con il SOLE 24 ORE

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP CILENTO
Reg. CEE n. 1065 del 12/06/97

Nel Cilento, Keys, il teorico della dieta mediterranea, condusse i suoi studi e visse fino a tarda età: non è un caso! Infatti l’olivo e l’olio rappresentano la principale risorsa agricola del Cilento, acquisendo elementi di tipicità dovuti a peculiarità climatiche, ambientali e territoriali. La coltivazione dell’olivo è fortemente radicata nella storia rurale delle popolazioni cilentane, tanto che molte località portano nomi inequivocabilmente derivati da questa tradizione come, Sanza, Ogliastro Cilento….Ma non solo. Riti religiosi, credenze popolari, proverbi, rituali scaramantici…l’olio e l’olivo hanno per secoli caratterizzato la vita cilentana, probabilmente già da quando i Focesi, stabilitisi alla foce del fiume Alento, introdussero dalla Grecia la più antica delle varietà di olive da olio, la Pisciottana, coltivata in un primo tempo nella zona di Pisciotta, comune cilentano da cui deriva la denominazione. Proprio la presenza di questa varietà rappresenta uno dei più forti motivi di tipicità, dal momento che la Pisciottana è praticamente assente al di fuori del Cilento. Nei 2500 anni di coltivazione, questo olivo, inconfondibile per le sue gigantesche dimensioni che non trovano riscontro in nessun’altra realtà olivicola italiana, si è diffuso tanto da caratterizzare il paesaggio, coprendo fino al 90% alcune aree come ad esempio quella del Lambro e Mingardo. Accanto alla Pisciottana sono presenti altre due varietà tipiche del salernitano, la Rotondella e l’Ogliarola, ma sono coltivate anche le varietà FrantoioSalella e Leccino. L’Olio Cilento DOP è prodotto nei territori di 62 comuni, alcuni dei quali sono famose località turistiche come PalinuroAgropoliPaestumVeliaSapri. L’intera area fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un territorio incontaminato ricco di storia e bellezze paesaggistiche, dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco. Rigoroso è il disciplinare di produzione, che impone che le olive vengano raccolte a mano e molite entro il secondo giorno della raccolta. L’Olio Extravergine di Oliva DOP Cilento è di colore giallo paglierino, vivace ed intenso, spesso limpido, a volte velato. Al naso risulta leggermente fruttato, con sentori di mela e foglia verde. Il gusto è tenue e delicato di oliva fresca, dolce e soltanto impercettibilmente dotato di note amare e piccanti. E’ abbastanza fluido, il retrogusto può ricordare la nocciola e la mandorla. Da Provare come condimento della Parmigiana di Alici, piatto tipico della cucina cilentana, e con il pescato.

Testo tratto da “Campania è Olio”
Pubblicazione della Regione Campania (SeSIRCA)
in collaborazione con l’Ente Regionale Sviluppo Agricolo in Campania e con il SOLE 24 ORE

LA CAMPANIA: Terra dell’olio
ispiratrice della dieta mediterranea

Narra la mitologia classica che un giorno Posidone, dio del mare, ed Atena, dea della guerra, in disputa tra loro, decisero di affidare a Zeus la scelta su quale fosse il dono più utile da fare all’uomo. Posidone donò il cavallo, Atena una piantina di olivo: Zeus attribuì la vittoria ad Atena. L’olivo era il dono migliore.
Dal quarto millennio avanti Cristo, da quando si diffuse da un luogo imprecisato dell’Oriente, l’olivo è divenuto parte integrante della storia delle più grandi civiltà del Mediterraneo. Usato come cosmetico, medicamento, combustibile per l’illuminazione, offerta votiva, condimento, l’olio di oliva ha attraversato la storia dell’uomo, fino ai nostri giorni, quando la scoperta dei benefici della dieta mediterranea ne ha definitivamente consacrato il valore: è infatti proprio in questa regione che il nutrizionista americano Ancel Keys effettuò gli studi che hanno reso noti in tutto il mondo i vantaggi salutistici di una dieta basata sull’olio extravergine di oliva.

OLIO DI OLIVA – GOCCE DI SALUTE
L’olio di oliva è anche conosciuto come “oro liquido”, è un ingrediente base per la dieta mediterranea e ha numerosi benefici per l’organismo.
L’olio non deve mai mancare nella cucina: ritarda l’ossidazione cellulare, favorisce un salutare invecchiamento, fa fronte a problemi cardiovascolari ed è capace di prevenire altre patologie frequenti nell’attuale società industriale, come l’arterosclerosi, il Parkinson, L’Alzheimer, il deterioramento cognitivo o il cancro. Allo stato attuale si conosce solo il 10% delle virtù dell’olio di oliva, alimento chiave della dieta mediterranea e di base per un’alimentazione sana.

CONTRO L’OSSIDAZIONE
Con il passare degli anni, l’organismo soffre di aggressioni e si ossida. L’olio di oliva vergine, sembra un efficace anti invecchiamento, un metodo per rallentare il naturale invecchiamento cellulare, grazie all’apporto dell’acido oleico e altri componenti minori, come i polifenoli.
La capacità di ritardare le conseguenze del passare del tempo, include anche la diminuzione del deterioramento cognitivo o la perdita di memoria, dovuta all’età.
Anche l’apparato circolatorio è un grande beneficiario del consumo adeguato di olio di oliva. Si raccomanda un consumo tra i 45 e 60 grammi al giorno per persona. Altre principali virtù che si attribuiscono all’olio, sono l’abbassamento del livello di colesterolo nel sangue, l’apporto di vitamine (come la vitamina E), la sua influenza sulla pressione arteriosa, l’azione anti infiammatoria e la protezione sul rischio di malattie cardiovascolari.
Per approfittare al massimo dei benefici, bisogna includere l’olio di oliva nell’alimentazione giornaliera, già dall’adolescenza. Dai 10 o 12 anni e mantenere il consumo per tutta la vita.

La Campania risulta la quarta regione olivicola italiana per quantità di prodotto e la sesta per superficie olivetata. Nella Campania Felix l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale: la natura spesso vulcanica dei terreni ed il clima tipicamente mediterraneo hanno favorito il diffondersi di questa coltura, che oltre agli aspetti economici, riveste particolare importanza anche per la salvaguardia del territorio e la tutela del paesaggio. Infatti, il 90% dell’olivicoltura campana interessa territori collinari, quelli spesso a più alto rischio di smottamenti e frane; l’olio diviene così, oltre che importante e talvolta unica fonte di reddito per le popolazioni locali, anche presidio del territorio, che esso stesso impreziosisce da secoli con la sua immutabile presenza. La grande vocazione olivicola campana si esprime su tutto il territorio, anche se la leadership spetta alla provincia di Salerno. Nelle diverse zone troviamo differenti varietà e sistemi di coltivazione. Si passa dagli olivi secolari e di grande taglia del Cilento, che impongono sistemi di allevamento tradizionali, agli oliveti allevati a monocono o a siepone del Medio Sele. raccolti meccanicamente. Le diverse tipologie e i vari ambienti olivicoli trovano le loro migliori espressioni nei 2 oli extravergini di oliva a Denominazione di Origine Protetta DOP della Provincia di Salerno (Colline Salernitane e Cilento).

Testo tratto da “Campania è Olio”
Pubblicazione della Regione Campania (SeSIRCA)
in collaborazione con l’Ente Regionale Sviluppo Agricolo in Campania e con il SOLE 24 ORE